MISE, brevetti e disegni: come valorizzare le PMI
[space height=”10″] Il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di incentivare la ripresa del mercato interno e puntando alla valorizzazione del made in Italy ha dato vita ad una serie di azioni e progetti di investimento per le invenzioni industriali e per i disegni/modelli. Si tratta di agevolazioni e finanziamenti alle imprese concessi grazie alla partnership di banche nazionali( e non) per le PMI.
- In estrema sintesi: le banche sono disposte a fornire finanziamenti alle imprese con più facilità, in quanto la presenza dello Stato funge da garante contro un eventuale rischio iniziale nei confronti delle prime perdite sul portafoglio dei finanziamenti. In base a queste condizioni di estremo vantaggio, gli istituti di credito riescono a impiegare le proprie risorse finanziarie a favore delle imprese a condizioni meno gravose per le stesse.
- Le micro, piccole e medie imprese che hanno sede legale nel territorio nazionale sono titolate a richiedere tali finanziamenti, purché non si trovino in un comprovato stato di “difficoltà” (secondo i criteri definiti dalla normativa comunitaria), non abbiano già ricevuto aiuti individuali illegali o incompatibili con le linee fornite dalla Commissione Europea, non siano state soggette a provvedimenti di revoca di agevolazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e che si trovino in situazione di “morosità” per mancata restituzione di agevolazioni già godute.
- Le attività da finanziare hanno a che vedere con l’ideazione di un prodotto o servizio da introdurre o migliorare all’interno della propria PMI attraverso uno o più brevetti per invenzione industriale o disegni/modelli. Sono attività che riguardano la creazione di nuovi stabilimenti, o un’estensione degli stessi, diversificazione della produzione, trasformazione del processo produttivo, costi straordinari di consulenze esterne (Regolamento CE n.800/08).
E’ chiaro che i brevetti (così come i disegni/modelli) per essere ammessi devono avere validità in Italia e anche se non depositati devono possedere almeno un rapporto di ricerca con esito non negativo da parte dell’EPO, in modo che in un certo senso vi è la certezza della liceità del prodotto.
Le risorse finanziarie complessivamente attivate sono utilizzate dalle banche selezionate per la concessione di nuovi finanziamenti di ammontare massimo pari a 3 milioni di euro per impresa e di durata compresa tra i 36 mesi e i 10 anni. Il cumulo delle agevolazioni concesse – di qualsiasi natura, anche a titolo de minimis – in base a qualunque altra legge o comunque concesse da enti o istituzioni pubbliche come “aiuti di Stato” non deve comunque superare i limiti comunitari vigenti.
[Per la linea “brevetti” le banche che intervengono sono Deutsche Bank, Mediocredito Italiano e Unicredit;
per la linea “disegni” invece, Mediocredito Italiano e Unicredit].
[fonte]
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