Brevetti e Made in Italy: Celebrazioni Passate e Prospettive Future

Brevetti e Made in Italy: Celebrazioni Passate e Prospettive Future 

Il 2023 è stato un anno cruciale per l’innovazione e la proprietà intellettuale in Italia, segnato da due anniversari significativi: il 50° anniversario della Convenzione sul Brevetto Europeo (CBE) e il 140° anniversario dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM). Questi eventi hanno evidenziato l’importanza della tutela della proprietà intellettuale e hanno permesso di riflettere sulle sfide e sulle opportunità future. 

Celebrazioni del 50° anniversario della CBE e del 140° anniversario dell’UIBM 

Il 5 ottobre 1973, 16 nazioni europee firmarono la Convenzione sul Brevetto Europeo, creando un sistema brevettuale unificato che oggi comprende 39 stati membri, tra cui l’Italia. Questo sistema ha promosso l’innovazione e la competitività industriale, con un impatto significativo sull’economia europea. Il lancio del Brevetto Europeo con effetto unitario ha ulteriormente semplificato il processo di protezione brevettuale, rendendolo più accessibile agli innovatori. 

Parallelamente, l’UIBM ha celebrato i suoi 140 anni di storia. Fondato il 23 ottobre 1884, l’ufficio è diventato un punto di riferimento per la tutela della proprietà intellettuale in Italia, rappresentando il paese in organismi internazionali e svolgendo un ruolo cruciale nella lotta alla contraffazione e nella promozione dell’innovazione. Il Decreto Crescita del 2019 ha ampliato le competenze dell’UIBM, includendo misure per valorizzare il Made in Italy e sostenere l’innovazione nelle PMI. 

Il recente lancio del Brevetto Europeo con effetto unitario rappresenta un ulteriore passo verso l’accessibilità e la semplificazione, grazie a una procedura unificata, una sola tassa di rinnovo e un unico Tribunale Unificato per i paesi partecipanti. Questo sistema ha visto una domanda crescente di brevetti, dimostrando la sua importanza e l’attrattiva del mercato tecnologico europeo. 

Innovazione e Brevetti nel 2023 e le Prospettive per il 2024 

Nel 2023, l’Italia ha registrato un record con oltre 5.000 domande di brevetto presentate all’EPO, un aumento del 3,8% rispetto all’anno precedente. Questo risultato riflette il dinamismo delle aziende italiane nei settori delle tecnologie per l’energia pulita, dei macchinari elettrici e delle tecnologie mediche. Le regioni più innovative includono la Lombardia, l’Emilia-Romagna e il Veneto, che si distinguono per il loro contributo significativo in questi ambiti. 

Entrando nel 2024, l’apertura a Milano della terza sezione del Tribunale Europeo dei Brevetti a giugno 2024, ha rappresentato un evento significativo che sottolinea il ruolo centrale dell’Italia nel sistema brevettuale europeo. 

Sfide e Opportunità

Nonostante i successi, il nostro Paese deve migliorare e puntare sempre più sul trasferimento tecnologico e sulla collaborazione tra ricerca e industria. Di fatti, il sistema industriale italiano investe meno in R&D rispetto ad altri paesi, penalizzando la produttività e la competitività. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede misure per favorire la collaborazione pubblico-privato e promuovere investimenti in ricerca e sviluppo, elementi cruciali per mantenere alta la competitività nazionale nei mercati globali emergenti e nei settori tecnologicamente più avanzati, lì dove comunque il Made in Italy può contare su una tradizione di eccellenza creativa e ingegneristica che può continuare a guidare il suo successo nel panorama dell’innovazione e della sostenibilità.  

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